L’Unione Sarda 21 gennaio 2021 – Pag. 20
Santo Stefano. Conclusi i lavori nei locali della parrocchia
Una sala da musica per i giovani
Una sala da musica per i giovaniÈ stata completata a tempo di record e sarà adesso a disposizione dei giovani della parrocchia la sala musica realizzata all’interno della chiesa di Santo Stefano.
Lo spazio nuovo di zecca, realizzato grazie alla generosità di tanti parrocchiani e al contributo della Fondazione di Sardegna, è stato dedicato a Carlo Acutis, il giovane beatificato pochi mesi fa da Papa Francesco. Lo studente milanese era morto a 15 anni stroncato dalla leucemia. Già proposto ai giovani come modello di santità dell’era digitale, Acutis è stato beatificato dopo che la Congregazione delle cause dei Santi aveva esaminato un suo miracolo, avvenuto nell’ottobre 2010 nella chiesa di San Sebastiano a Campo Grande, in Brasile: dopo avere toccato una reliquia di Acutis un bambino che soffriva di una grave anomalia al pancreas era risultato completamente guarito.
Aggregazione
La sala musica che è stata ricavata nei locali che in genere vengono utilizzati principalmente per le attività catechistiche, si prepara a diventare un vero centro di aggregazione aperto a tutti e potrà proporre percorsi di formazione musicale per i ragazzi del quartiere.
Non solo i ragazzi però ma anche i giovani e gli adulti potranno mettersi in gioco nei futuri progetti di valorizzazione dell’attività musicale come elemento di crescita nelle relazioni interpersonali e nella formazione culturale.
Lo spazio è insonorizzato e acusticamente curato, dotato di strumenti e attrezzature tecniche e informatiche, non solo per semplici prove musicali, ma anche per la realizzazione di progetti di produzione audio e video. C’è una grande pianola dove potranno cimentarsi i più e i meno esperti e poi chitarre, una batteria, microfoni e tanto altro.
Il progetto
La sala musica nasce alla fine di un progetto che si era aperto due anni fa con la rassegna “Le vie della Musica”, promosso dalla parrocchia in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari.
Il 2020 sarebbe dovuto essere un anno decisivo per dare continuità all’attività concertistica ma anche per avviare dei percorsi di formazione musicale che avessero una ricaduta non solo nel territorio della parrocchia ma su tutto l’ambito cittadino. Poi il covid ha rallentato la procedura che però non si è fermata. (g. da.)